Cos’è e da dove viene il Flat Design
La tendenza del design piatto è diventato in breve tempo la moda del momento, sia in ambito web, sia nella comunicazione grafica in genere.
Il precursore di questo stile pulito e minimale, questa volta, non è stata la Apple, ma il suo “acerrimo nemico” Microsoft, che l’ha utilizzato per la prima volta per l’interfaccia di Windows 8, la cui versione finale è stata resa disponibile al pubblico il 26 ottobre 2012. Questa volta è stata la Microsoft a stupire, rivoluzionando il modo di fare design.
In quel periodo, il design in voga prevedeva riflessi, ombre, sfumatura, texture, effetti 3D e soluzioni progettuali che imitavano gli oggetti del mondo reale.
Il Flat design va in tutt’altra direzione: si basa su tinte piatte (senza sfumature) con cromie audaci e “innaturali”, le forme sono elementari (rettangoli con angoli vivi, cerchi, quadrati) e mancano del tutto texture, effetti 3D e la simulazione della profondità. Chi non ricorda, ad esempio, “l’effetto tasto premuto”, nel rollover dei bottoni delle interfacce, ormai irrimediabilmente sparito per sempre?.
In breve, in un design piatto manca l’aspetto realistico.
Utilizzando lo “stile piatto” anche in iOS 7, rilasciato a giugno 2013, Apple ha consolidato il trend del flat design, che è così esploso come design di tendenza e alla moda per siti web, applicazioni, interfacce e layout grafici in qualsiasi ambito progettuale.
Le icone del iOS 7 dell’iPhone sembrano più illustrazioni e molto meno come oggetti reali.
Il bello di essere Piatto e alla moda
Che il look Flat, in ogni ambito della progettazione grafica, sia considerato alla moda e moderno è fuori discussione. Ma uno stile di design non può essere adatto a tutto e a tutti solo perché è alla moda. Esaminiamo perciò i veri vantaggi del Flat Design.
Questa nuova tendenza del design piatto va verso la realizzazione di interfacce più facili da comprendere per gli utenti e anche più semplici da progettare, in quanto si tende ad “eliminare il superfluo”, al fine di presentare in modo chiaro e pulito le informazioni. I progettisti possono dedicare più tempo ad aspetti più importanti di quello della rappresentazione degli elementi. Il Flat Design in un certo qual modo, riprende presupposti già espressi dal minimalismo, ovvero quello di “mettere ordine alla complessità” e “ridurre per comprendere meglio”.
Uno stile “piatto”, inoltre, funziona bene nei siti web responsivi (progettati con responsive design), dal momento che i progetti con Flat Design sono basati su una struttura semplice e rigorosa, che ben si adatta ad essere “risistemata”, per adattarsi meglio alle diverse risoluzioni degli schermi dei vari device (desktop, smartphone, tablet, ecc.) con cui si accede al sito.
Questo stile minimale, quindi, sulla carta cerca di offrire un design user-friendly più semplice e “senza fronzoli” che possono distogliere l’attenzione. Questo è un obiettivo molto nobile, ma il rischio è che la semplificazione diventi eccessiva e si creino così problemi di usabilità, come quelle che possiamo vedere con l’uso indiscriminato del design piatto.
Il Flat Design può essere un male per l’usabilità
La ricerca spasmodica di “appiattire” tutto e semplificare al massimo porta spesso ad interfacce grafiche poco intuitive o, semplicemente, troppo confuse, perché tutto è piatto e nulla viene messo in risalto. Si perdono i riferimenti visivi che aiutano gli utenti a comprendere se le icone sono mere illustrazioni o pulsanti da cliccare. Si rischia di frustrare gli utenti, costringendoli a (troppi) tentativi di interazione, che spesso vanno a vuoto nel capire cosa è cliccabile e cosa no in un sito web o in una qualsiasi interfaccia. Questi sono (grossi) problemi di usabilità.
Solo perché un layout è piatto, non significa che le altre regole di progettazione, come ad esempio l’inconfutabilità dei segnali visivi, possono essere ignorate. Non importa quanto un design sia Flat e alla moda, se gli utenti non possono navigare un sito web in modo facile ed intuitivo, il designer ha fallito. Purtroppo, vediamo un sacco di Design Piatti fare troppo affidamento sul minimalismo, trascurando l’usabilità.
Per quanto ci riguarda, non siamo affatto d’accordo a seguire incondizionatamente questa nuova tendenza del Flat Design, anche perché spesso emergono giudizi poco positivi non solo riguardo l’usabilità, ma anche sulla noiosità e monotonia di certi layout, un po’ “tutti uguali”.
Il giusto grado di Flat Design
Tutto ciò non significa che il Design Piatto deve essere evitato del tutto. I web designer devono aver ben chiaro il fine per il quale stanno progettando. Lo scopo non è quello di inseguire pedissequamente le mode del momento, ma cercare di fare scelte critiche, per contrastare gli effetti negativi del Flat Design o di qualsiasi altro stile espressivo utilizzato.
Poiché il problema emerge quando il layout diventa troppo piatto e non contiene indizi visivi minimi necessari per aiutare gli utenti a muoversi senza sforzo attraverso un’interfaccia, bisognerebbe rivedere certe scelte progettuali e reintrodurre una qualche distinzione grafica (e quindi visiva) tra i ruoli che gli elementi hanno nel progetto. Questi si dividono in elementi passivi, che servono a spiegare meglio o ad illustrare, e elementi attivi, con cui invece è possibile interagire.
Soprattutto nel web design, ben vengano semplificazioni di layout o scelte innovative, ma non bisogna mai rinunciare a far sapere al visitatore, in modo inequivocabile, che cosa è cliccabile e cosa no. A volte basterebbe riesumare l’effetto sottolineato per i testi che linkano a qualcos’altro (prematuramente abbandonato) e animare le icone che conducono ad altre informazioni.
C’è da notare tuttavia che le interfacce per touch screen devono fare affidamento su altri metodi per segnalare visivamente un link, in quanto non prevedono un mouse che possa andare (in rollover) su un oggetto/testo e far capire, anticipatamente, se un click su di esso abbia o meno senso.
Se, a causa di questo “inconveniente”, non si può più contare (esclusivamente) sull’effetto rollover, per mettere in evidenza le immagini cliccabili da quelle che non lo sono, si può, ad esempio, tornare ad applicare un po’ di ombra, anche in un contesto minimal, solo agli oggetti interattivi. Questo risolverebbe la questione in molte situazioni.
Progetti per il Post-Flat Design
In definitiva, il design piatto non è una cattiva tendenza. Proprio come qualsiasi altro stile creativo, tuttavia, può essere esagerato, causando problemi di usabilità, come è successo infatti a molti utenti Windows 8 e iOS 7.
Da parte nostra, come sempre, cerchiamo di realizzare il progetto migliore in assoluto, senza limitarci a seguire una pulsione estetica, né una moda del momento. Per ogni progetto cerchiamo varietà, creatività e gioia, nella giusta armonia di tecnica e teoria della Comunicazione.
Per evitare i problemi connessi con design piatto, ad esempio, progettiamo combinando elementi piani con altri segnali visivi e rispettando le basilari regole di buona progettazione.
Cerchiamo e sperimentiamo sempre nuove soluzioni interessanti che possano stimolare il Design, anche quello Post Flat.